Il decreto Rilancio con uno stanziamento di 120 milioni di euro punta a incentivare la mobilità sostenibile: come utilizzare il “buono digitale”, valido anche per mountain bike ed e-bike
Bici ed e-bike (e anche monopattini elettrici, segway, hoverboard e monowheel): in questa fase di “nuova normalità” la necessità di ridurre la presenza delle persone sui mezzi pubblici, insieme a quella altrettanto fondamentale di evitare uno sfrenato utilizzo di autovetture e mezzi inquinanti, ha decretato l’inizio di una “nuova mobilità“.
Uno dei tanti effetti di accelerazione generato dall’emergenza Covid-19 e ora diventato nuova, imperativa sfida dell’adattamento delle città e delle persone alla nuova realtà che impone di imparare a convivere col virus, in attesa di tempi migliori. (Qui le tipologie di bici acquistabili con l’incentivo statale, anche quelle ad utilizzo ibrido urbano/extraurbano)
Il decreto Rilancio è intervenuto massicciamente anche in questo settore, prevedendo incentivi all’acquisto dei mezzi sopra elencati, prevedendo uno stanziamento di 120 milioni di euro per agevolare la nuova mobilità. Cos’è il «bonus bici»? Si tratta di un «buono mobilità», già ribattezzato «bonus bici», che copre il 60% della spesa per l’acquisto di bici (anche a pedalata assistita), monopattini, hoverboard, etc. per un valore massimo di 500 euro. La misura porta con sé una novità, rispetto a quanto era stato detto nei giorni precedenti in quanto è retroattiva. Il bonus infatti è valido per gli acquisti avvenuti a partire dal 4 maggio scorso e fino al 31 dicembre 2020. «Il buono mobilità», si legge nel decreto, «può essere richiesto per una sola volta». (Qui una guida pratica all’acquisto della prima e-bike)
Chi ne ha diritto? Possono usufruire del bonus mobilità tutti i cittadini maggiorenni residenti nei Comuni con popolazione superiore a 50 mila abitanti. Ma anche quelli dei capoluoghi di Regione, delle Città metropolitane (che in tutto sono 14, tra le quali Milano, Roma, Bologna, Catania e Cagliari) e dei capoluoghi di Provincia. Tale modalità esclude molti pendolari, così come tanti studenti e lavoratori fuori sede, che magari hanno il domicilio in città mentre la residenza è rimasta nel luogo di provenienza. I pendolari che invece abitano i comuni della cintura delle grandi città metropolitane rientrano tra coloro che possono usufruire del bonus.
Come viene erogato il bonus? Per ottenere il contributo basterà conservare il documento giustificativo di spesa (la fattura) e, non appena sarà on line, accedere tramite credenziali Spid (Sistema Pubblico di Identità Digitale) all’applicazione web che è in via di predisposizione da parte del Ministero dell’ambiente e accessibile anche dal suo sito istituzionale. Alternativamente alla procedura a rimborso, una volta che l’applicazione sarà operativa (entro 60 giorni dalla pubblicazione del provvedimento in Gazzetta Ufficiale) il buono mobilità potrà essere utilizzato anche attraverso un buono spesa digitale che si potrà generare direttamente sull’applicazione web. In sostanza, basterà indicare sulla piattaforma il mezzo che si vuole acquistare e verrà generato il buono spesa elettronico da consegnare al venditore.